Notturno fluviale

Notturno fluviale: la nuova mostra fotografica di Marco Castelli alla OnArt gallery.

A cinquant’anni dall’alluvione, Notturno Fluviale [Arno 1966-2016] di Marco Castelli ripercorre tutto il corso dell’Arno, indagando l’emblema primario del rapporto tangibile tra uomo e fiume: l’elemento architettonico diviene così veicolo di narrazione storico-ambientale e si configura talvolta come cornice degli ecosistemi già presenti lungo le acque, talaltra come un vero e proprio scenario urbano (indelebile traccia dell’attività umana).
L’analisi fotografica acquista così una duplice valenza: da un lato quella di documentazione territoriale, come mappatura del principale fiume toscano e dei suoi ponti, dall’altro quella di un meno convenzionale studio visivo sui luoghi vissuti nell’esperienza quotidiana, strutturati in modo da ribaltare, fino ad arricchire, la percezione comune.


DETTAGLI MOSTRA:
Dove / OnArt Gallery, via della Pergola 57-61r, Firenze
Quando / dal 2 al 7 novembre 2016. Il vernissage si terrà il 4 novembre (cinquantesimo anniversario dell’alluvione, n.d.r.) alle 18.00.
Cosa / dal monte Falterona a Pisa: in mostra i ponti dell’Arno, fotografati da sotto, regalano allo spettatore una visione notturna e suggestiva, come documentazione complessiva delle architetture presenti sul principale fiume toscano. Fotografie di Marco Castelli.
Durante l’inaugurazione verranno proiettati video ed immagini d’archivio a cura di Enrico Ciabatti.
Come / L’evento espositivo ha il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e Legambiente Firenze.
Ha inoltre il sostegno di ASD Canottieri Comunali Firenze. commemorazioni, noi ne vogliamo segnalare due.
La prima riguarda la mostra fotografica al Museo Galileo dal titolo Pescare nel fango: il Museo e l’Alluvione. Fino al 20 novembre sarà possibile immergersi in quegli avvenimenti attraverso foto e video dell’epoca. All’interno della mostra, inoltre, si terrà un workshop di restauro aperto al pubblico, che vi permetterà di  osservare diverse tecniche di restauro.
 
Testo e foto di Marco Castelli