GreenApes, non siamo soli nella giungla

GreenApes, il primo social network che ti premia per le tue azioni green. Intervista a Gregory Eve, uno dei fondatori per capire meglio di cosa si tratta.

Di fronte a un problema enorme come quello della crisi ambientale ci sentiamo spesso impotenti e soli. Cambiamento climatico, riduzione delle specie viventi, inquinamento di acqua, aria e suolo sono tutti fenomeni di portata globale che troppo spesso consideriamo ineluttabili, di fronte ai quali pensiamo che la nostra condotta sia tutto sommato ininfluente e non siamo di conseguenza motivati a mutarla. Invece il nostro comportamento conta eccome! Infatti, se da un parte è vero che questi fenomeni hanno tale portata in quanto effetto dell’impatto ambientale dell’intera specie umana, è anche altrettanto vero che tale impatto è generato dalla somma delle nostre piccole, spesso innocue, quotidiane azioni.
GreenApes è un social network green che si propone proprio di aiutarci a trovare le motivazioni per cambiare il nostro comportamento, mostrandoci al contempo che non siamo soli in questo cammino. Ma facciamo un passo indietro.
L’idea originaria era quella di provare a sfruttare il potenziale comunicativo dei social network per alimentare e promuovere forme di consumo sostenibile. Gregory Eve – nome straniero, ma fiorentino a tutti gli effetti – si prende la responsabilità di sviluppare il progetto. Dopo un anno dedicato al design dell’idea, per completare la ricetta manca solo il partner tecnologico. Una volta trovato, l’avventura ufficialmente parte con il lancio della prima versione dell’app nel 2013. In questa fase offriva la possibilità di prendere nota delle proprie
azioni sostenibili, monitorarle e magari anche puntare a migliorarle. Proprio come accade con le personal trainer app, soltanto che, invece di contare i chilometri percorsi di jogging, si cercava di migliorare le proprie performance green. Presto però vi vengono inseriti anche degli elementi social in modo da consentire la condivisione con altri utenti delle proprie imprese. Fin da subito questa possibilità riscuote un grande successo e l’app vira decisamente in questa direzione anche grazie al lavoro di Maira Bartoloni, community manager per l’Italia. Al contempo vengono anche sviluppati una serie di servizi per le aziende: in modo che queste possano promuovere e premiare i comportamenti sostenibili dei propri dipendenti. Il 2015 è l’anno del lancio della versione più recente, e, proprio come una specie vivente sempre in evoluzione, dell’app su Firenze. La nostra città è la prima ad essere invasa dalla giungla di greenApes e
i suoi pelosi e simpatici abitanti iniziano fin da subito a moltiplicarsi a vista di click.
Ma di fatto cos’è greenApes? È un social network che permette agli scimmioni e alle scimmiette che lo popolano di testimoniare e condividere i propri comportamenti sostenibili. Questa
condivisione permette al suo esecutore di guadagnare delle bankonuts. Le monete ufficiali della foresta virtuale si possono ottenere perché la propria azione viene attestata da un partner terzo di greenApes sia direttamente online – come accade con le app che misurano gli spostamenti a piedi, quelle di car sharing etc. – che offline con fornitori di servizi – il riconoscimento dei titoli del trasporto pubblico, i contratti con fornitori che sfruttano le energie sostenibili, il volontariato presso determinati enti che si occupano di cura del territorio etc. Le bankonuts possono anche essere ottenute grazie al successo che l’azione o l’idea riscuote all’interno della comunità in base ai feedback positivi assegnati dagli altri membri. Alcune delle idee che hanno riscosso più successo hanno a che fare con i vari modi per risparmiare e riutilizzare l’acqua o per dare nuova vita a oggetti che normalmente buttiamo
via. Le bankonuts possono poi essere convertite fuori dalla giungla, ritirando un premio – che ha sempre a che fare con il vivere sostenibile o la cultura – presso certi esercenti, fornitori di servizi o luoghi di intrattenimento. Alcuni esempi? Un dolce omaggio in alcuni ristoranti green, due biglietti per il cinema, un buono per un chilo di frutta biologica e la possibilità
di frequentare gratuitamente un corso di cucito per rinnovare gli abiti che non indossiamo più!
«Gran parte degli utenti partecipano perché sentono quella vocina interiore che gli sussurra di fare qualcosa per l’ambiente e hanno piacere nell’avere un ruolo esemplare nella community, ma
sicuramente anche i premi li gratificano. Del resto sono un riconoscimento del fatto che, con la loro condotta personale, stanno facendo qualcosa di importante per tutti» ci fa notare Gregory. Inoltre questi premi possono far scattare quella molla motivazionale per cambiare la propria condotta nei confronti dell’ambiente che, come dicevamo all’inizio, troppo spesso sembra arrugginita.
Gli abitanti della giungla di Firenze sono molto attivi e, dopo solo un anno, sono stati raggiunti dei risultati stupefacenti: il 72% delle scimmiette ha dichiarato di aver stabilmente adottato nuovi comportamenti sostenibili e 2/3 di loro di aver scoperto altre realtà cittadine nell’ambito della sostenibilità grazie a greenApes. L’app, infatti, non ha solo il valore di fungere da cassa di risonanza per pratiche virtuose, ma anche quello di essere un vero e proprio volano per la creazioni di reti ed eventi.
Di fronte a un problema urgente e globale come quello della crisi ambientale abbiamo proprio bisogno di non pensare di essere gli unici a farci carico di un comportamento sostenibile col rischio di temere che le nostre azioni siano ininfluenti. GreenApes, già a partire dal suo slogan «You’re not alone in the jungle!» ce lo ricorda e ci fa sentire più motivati nella nostra missione.
L’app si sta diffondendo in altre zone italiane ed europee dove altri scimmioni si scambieranno idee per un mondo sempre più sostenibile. Ci vediamo nella giungla! •
ENGLISH VERSION>>>>
When facing the big problem of environmental crisis we feel helpless and lonely. Climate change, air and water pollution are huge issues that make us think we can do nothing. Well, that is not exactly true.
Given that the environmental impact of these issues is generated by the entire human species and that the human species is made of people like us, so that impact is the sum of our small daily actions.
GreenApes is a green social network which aims to help us finding motivations to change our lifestyle and makes us feel less lonely on this path.
The app was developed by Gregory Eve (Florentine despite his name) who designed it and found a technologic partner, then launched it in 2013. The first version of the app only gave the possibility to monitor your sustainable actions and improve them. Some social elements were later included with an enthusiastic feedback from the users, and thanks also to Maira Bortoloni (Italy community manager), the app gained good success.
The app’s most recent version was launched in 2015, and Florence became the first city to be invaded by the greenApes’ jungle.
It’s a social network populated by apes and monkeys who share their sustainable actions earning bankonuts. Bankonuts are the official currency of the virtual jungle, their supply is monitored by a third party (which guarantees that each sustainable action has actually been taken) but they can be used in the real world too! How? Simply exchanging them with a reward provided by one of the suppliers cooperating with greenApes, for example a dessert in some green restaurants, two tickets for the cinema, a voucher for a kilo of biological fruit and the possibility to join a sewing class for free.
«Most part of the users felt an inner voice urging them to do something, but rewards definitely help», Gregory says.
The apes of the Florentine jungle are very active and achieved great goals: after a year, 72% of the users claimed to have permanently changed some of their daily habits into sustainable actions thanks to greenApes.
When facing a massive issue such as environmental crisis we really need to think we’re not the only ones trying to behave sustainably, that’s why greenApes slogan is «You’re not alone in the jungle!». The app is spreading in other Italian and European cities where other apes will make this world a better place. See you in the jungle then! •

Testo di Jacopo Visani, foto di greenApes